Piangerò la sorte mia
E pur così in un giorno
perdo fasti, e grandezze? Ahi fato rio!
Cesare il mio bel nume è forse estinto;
Cornelia, e Sesto inermi son, né sanno
darmi soccorso. O dio!
Non resta alcuna speme al viver mio.
Piangerò la sorte mia
sì crudele e tanto ria
finché vita in petto avrò.
Ma poi morta d’ogn’intorno
il tiranno e notte e giorno11
fatta spettro agiterò.