Vaga luna, che inargenti
Vaga luna, che inargenti
queste rive e questi fiori
ed inspiri agli elementi
il linguaggio dell’amor;
testimonio or sei tu sola
del mio fervido desir,
ed a lei che m’innamora
conta i palpiti e i sospir.
Dille pur che lontananza
il mio duol non può lenir,
che se nutro una speranza,
ella è sol nell’avvenir.
Dille pur che giorno e sera
conto l’ore del dolor,
che una speme lusinghiera
mi conforta nell’amor.